I centenari e le ricorrenze invitano a rivolgere lo sguardo a persone e personaggi del passato e a riprendere riflessioni su ciò che hanno lasciato, sulla loro eredità politica, intellettuale e umana. Andrea Costa (Imola 1851-1910) non ‘appartiene’ solo a Imola, ma alle città di Romagna che lo hanno visto nascere politicamente come anche a uomini e donne che in Italia e all’estero lo hanno sostenuto prima nelle lotte rivoluzionarie poi nella svolta riformista verso la costituzione di un partito nazionale, il partito socialista, che grazie a Costa è per la prima volta entrato nel parlamento. L’attività parlamentare e quella amministrativa nella sua città confermano e consolidano la fama di Costa riconosciuto come politico dall’oratoria infuocata, grande difensore di contadini e operai, agitatore nelle piazze. Ancora oggi studiosi e curiosi possono immergersi e avventurarsi nei ricordi della sua vita privata e dei suoi affetti, della sua attività politica, prima di ispirazione anarchica poi socialista, delle sue relazioni strette negli anni con numerose personalità, italiane e straniere, della politica e della cultura: ricordi e relazioni che si possono leggere tra le sue carte e intravedere tra le pagine dei libri della sua biblioteca conservati nell’Archivio storico comunale e nella Biblioteca comunale di Imola.