la mia vita sociale politica
la mia vita sociale politica
Geltrude Zaffagnini aggiunge un altro capitolo alla storia della sua vita, riprendendo temi ed episodi o solo accennati o addirittura già narrati in precedenza ...
Geltrude Zaffagnini aggiunge un altro capitolo alla storia della sua vita, riprendendo temi ed episodi o solo accennati o addirittura già narrati in precedenza ...
Geltrude Zaffagnini aggiunge un altro capitolo alla storia della sua vita, riprendendo temi ed episodi o solo accennati o addirittura già narrati in precedenza, come ad esempio la cena d’addio nell’osteria dei suoi zii per Anselmo Marabini che lasciava l’Italia per sfuggire alle persecuzioni fasciste, ma soprattutto l’incontro e il colloquio con Enrico Berlinguer nel lontano 1951 al Festival Mondiale della Gioventù in una Berlino già divisa. Evento certamente fondamentale per lei ragazzina ancora incerta sulle scelte definitive della sua vita, episodio che perciò ritorna con forza e con evidente orgoglio nei suoi ricordi e dunque nei suoi scritti in cui, come in uno specchio, quei ricordi si riflettono con estrema esattezza. I suoi testi appaiono sempre più, col passare degli anni, come flussi di memoria: storie, persone e pensieri che ricorrono ripetutamente, che fanno compagnia e che consolano. È un incessante riandare al passato, ai volti, ai momenti che l’hanno accompagnato o addirittura determinato,
come i familiari, gli incontri o i compagni di partito.
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