L'arena scomparsa
L'arena scomparsa
il Politeama Golinelli, conosciuto più semplicemente come “Arena”, fu un teatro all’aperto in attività tra il 1875 e il 1890, incastonato in un caseggiato popolare alle porte di Imola.
il Politeama Golinelli, conosciuto più semplicemente come “Arena”, fu un teatro all’aperto in attività tra il 1875 e il 1890, incastonato in un caseggiato popolare alle porte di Imola.
Il Politeama Golinelli, conosciuto più semplicemente come “Arena”, fu un teatro all’aperto in attività tra il 1875 e il 1890, incastonato in un caseggiato popolare alle porte di Imola. Fu un luogo magari sgangherato e popolare di spettacoli operistici, teatrali e folclorici, ma ebbe un ruolo di rilievo nella vita cittadina post-risorgimentale e nell’epopea di lotte civili e di mobilitazioni socialiste e democratiche che fecero di Imola uno straordinario laboratorio politico e culturale, ospitando ad esempio comizi di Andrea Costa e grandi manifestazioni popolari. Al volgere del secolo, il teatro fu tuttavia dismesso e convertito in semplice magazzino della frutta e caseggiato residenziale. La sua storia successiva è fatta delle vite di proprietari e abitanti, di osti e lavoranti della frutta, di borghesi che pensavano al commercio, di socialisti e comunisti che si nascondevano dalla repressione fascista, di gente che si apriva alla ricostruzione nel dopoguerra, che vi presero forma avendo come palco, o come sfondo, l’enigmatica presenza di arcate e palchetti di quel che fu, un tempo, un teatro. Un luogo che oggi non esiste più: la vecchia struttura è stata demolita, nel 1961, per lasciare spazio a un edificio di edilizia popolare. Questo libro rintraccia e rievoca queste diverse sedimentazioni di storia sociale, cultura popolare e vita politica che si depositarono all’Arena, offrendo uno spaccato delle trasformazioni della nostra società a partire da un luogo particolare. Facendo dialogare storiografia e antropologia e incrociando fonti d’archivio, scritti di intellettuali di un tempo e memorie e immaginari di testimoni e residenti dell’Arena (tra i quali i familiari dell’autore), l’opera svela l’enigma di un luogo scomparso e le sue molteplici identità, da teatro di cultura popolare e palcoscenico politico a luogo di vita e lavoro, e offre, come un palinsesto, una seconda messa in scena della vita dei personaggi dell’Arena.
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