Una raccolta etnografica di immagini che l’autore ha ritratto nei diversi continenti in trent’anni di spedizioni avventurose o di semplici viaggi alla scoperta di altri costumi di vita con lo scopo di documentare la sopravvivenza di comunità dimenticate o rimaste ferme nel tempo. Visi dal mondo, come vento della memoria, che sono degli archetipi a luce naturale della presenza umana sulla terra. Possono apparire lontani dalla nostra quotidianità ma, invece, testimoniano usi, tradizioni, credenze e consuetudini di vita ancora sconosciute, che meritano il massimo rispetto e considerazione perché sono una parte importante dell’umanità. Questi ritratti confermano che la fotografia non è un mestiere, ma è un’arte nella quale l’artista collabora con la luce per documentare nel tempo il realismo della condizione umana con le sue sofferenze, le gioie, i suoi miti e le sue passioni affinché la memoria non sia corrotta ma socialmente preservata e trasmessa.